Cosa sono i cristalli “Vogel”?

I cristalli Vogel sono cristalli di quarzo tagliati con cura in conformità alle scoperte e agli insegnamenti di Marcel Vogel (1917-1991).
Sono cristalli integliati per massimizzare la raccolta, l’amplificazione e la trasmissione della Forza vitale universale.

Chi era Marcel Vogel?

Marcel Vogel è stato ricercatore presso IBM per molti anni e detiene numerosi brevetti nel campo della luminescenza.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita esplorando, tra gli altri interessi, i poteri dei cristalli di quarzo.
Negli anni settanta è stato un pioniere nella comunicazione tra uomini e piante attraverso invenzioni tecnologiche come i sensor e i decoder di energia.
Successivamente ha sviluppato il suo sistema di lavoro con i cristalli sfaccettati scoprendo un modo per amplificare e bilanciare in maniera coerente
le energie sottili che ci circondano e fanno parte sia del campo aurico dell’uomo che dei cristalli di quarzo stessi.
Rispettando la loro forma originale e scolpendo delle sfaccettature speciali, in relazione diretta con la geometria sacra, ha applicato
l’uso dei suoi cristalli sfaccettati sia direttamente sul corpo che intorno al campo aurico, o solamente per meditare,
verificando che poteva applicare il loro uso sulle persone per migliorare di molto il loro stato energetico.

Cosa rende un cristallo un “Vogel”?

Per essere considerato un Vogel, un cristallo deve essere di quarzo naturale, preferibilmente ialino, intagliato con la cura, l’intento e la precisione adeguati necessari
per garantire che la Forza Vitale Universale venga canalizzata, amplificata e trasmessa correttamente.
In sostanza la letteratura ci dice che un cristallo opportunamente tagliato assorbe energia dall’estremità ricettiva, la amplifica mentre circola all’interno colpendo i lati interni delle sfaccettature laterali lucide mentre gira vorticosamente spiralizzandosi per essere poi trasmessa dall’estremità focale.

Ecco le caratteristiche fondamentali.

Il cristallo deve essere quarzo naturale.

Il cristallo deve essere tagliato a mano con l’intento, l’abilità e la comprensione necessari del cristallo e degli usi previsti.

Il cristallo deve essere doppiamente terminato o tagliato e lucidato in questa forma.

Il cristallo deve essere intagliato completamente allineato con l’asse C del cristallo di quarzo.

L’estremità ricettiva (a volte chiamata “femmina”) del cristallo deve essere sfaccettata formando un angolo interno di 51 gradi, 51 minuti e 51 secondi.
Questo è lo stesso angolo dell’angolo dei lati della Grande Piramide di Giza.

Il cristallo deve avere quattro o più sfaccettature laterali.

L’ estremità trasmittente (a volte indicata come maschio) del cristallo deve essere sfaccettata con un angolo interno più acuto rispetto all’estremità ricevente.

A cosa servono i cristalli Vogel?

Fondamentalmente un cristallo Vogel viene intagliato per amplificare, unire e focalizzare i pensieri e l’energia che desideri dirigere nel tuo corpo/mente o in quello di un’altra persona.
Il design del cristallo consente ai tuoi pensieri e alla tua energia (e alla pervasiva Forza Vitale Universale), di entrare nel cristallo all’estremità ricettiva, di essere amplificati e focalizzati mentre viaggiano in uno schema circolare spiralizzato, attraverso il cristallo e di essere trasmesso come un laser fascio dall’estremità focale.

In questo modo vengono utilizzati principalmente per i processi di risveglio e quindi di guarigione, sia per inviare energia d’Amore al corpo fisico che allo spirito.
In meditazione è utile per focalizzare le connessioni con l’intangibile e per concentrare le forze vitali a supporto dei nostri obiettivi-sogni con una messa a fuoco simile al laser.

In realtà c’è poco scritto sugli usi di particolari modelli Vogel, ma ecco un breve riassunto di ciò che è noto.
Per i cristalli di altri tagli, dovrai lavorare con loro per determinare le loro applicazioni specifiche.
Marcel Vogel sottolineava nei suoi insegnamenti che non era necessario un gran numero di sfaccettature e che un cristallo con 13 facce era più che adeguato per tutti gli usi.
Tuttavia, le frese attuali offrono una scelta più ampia.

Un breve elenco delle facce in relazione all’utilizzo:

4 lati per gli sforzi di guarigione mirati al corpo fisico
6 lati  per i disturbi emotivi
8 lati per affrontare gravi traumi emotivi
13 lati in meditazione per connettersi con le altre vite
21 lati per il karma familiare
24 lati per la rinascita nello Spirito
12 lati per la trasformazione

Io utilizzo da anni sia per me che in sessione, il Vogel a 12 lati.

Il Vogel a 12 facce

Nella Kabala il 12 veniva scomposto in 1 e 2, cifre che poi vanno sommate per dare un numero con una sola cifra.
Il 12 si trasforma quindi in 3: infatti 1+2 = 3.
Viene considerato il più sacro tra i numeri, insieme al tre e al sette. Il dodici è in stretta relazione con il tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) dato dalla moltiplicazione di 3 per 4.

Il dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia.
Indica la conclusione di un ciclo compiuto; è il simbolo della prova iniziatica fondamentale,
che permette di passare da un piano ordinario ad un piano superiore, sacro.

 

Simbolicamente è associato alle prove fisiche e mistiche che deve compire l’iniziato.
Superate le prove, avviene una trasformazione.
In molte culture i riti iniziatici iniziavano all’età di dodici anni, dopo di che si entrava nell’età adulta.
È il numero biblico dell’evoluzione spirituale che si ricollega alle Sacre Scritture, al numero delle cerimonie religiose, al Vangelo, agli Apostoli.
Anche le arti ed i mestieri assumono l’aspetto del rituale quando sono collegate a questo numero.
Dopo il 12 infatti viene il 13 numero della trasmutazione, l’Alchimista.
Tutte le esperienza vissute sottolineano la grande forza interiore che ciascuno di noi possiede per riconoscerci iniziati alla perfezione,
ancor più determinati a proseguire il cammino della conoscenza, a continuare l’introspezione e ad essere sempre più consapevoli della realtà che vogliamo realizzare nel nostro prossimo futuro.

Qquesto numero è il simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette di passare da un piano ordinario di conoscenza ad un piano sacro.

Ben sappiamo che ogni numero è riconducibile ad un archetipo e che l’energia di questo è una energia insita nell’inconscio collettivo.
La dodicesima lettera dell’alfabeto ebraico è LAMED, ha valore 30. La sua lezione è l’Amore, l’unico stato di coscienza che ci possa condurre a comprendere il fondamento stesso della Creazione, l’Amore inteso non come emozione psichica ma come forza impetuosa e libera, coraggiosa e potente che si slancia senza chiedere nulla in cambio, nutrita dalla vita stessa.
Lamed si identifica con lo studio delle leggi dell’Universo ma per potervi accedere, ci viene chiesto di comprendere la prima legge, il primo di tutti i principi,
quello dell’Amore, affinché sia l’Amore l’espressione diretta dell’Anima, il potere risvegliato della guarigione.

Il numero 12 nella vita

Anatomia umana
12 è il numero di paia dei nervi cranici.
12 è il numero delle vertebre toraciche.
12 è il numero di paia di coste.

Calendario
12 sono i mesi (le lunazioni complete) in un anno solare.
12 sono i segni dello zodiaco con cui si divide in altro modo l’anno.
Un giorno viene diviso in 12 ore antimeridiane e 12 pomeridiane, così come la circonferenza del quadrante dell’orologio.

Astrologia
Dodici è il numero dei segni dello zodiaco “occidentale”, cinese, indiano…
Dodici anni circa è il tempo che impiega Giove per compiere il giro dello zodiaco.
Per questo il dodicesimo anno di vita corrisponde al primo ritorno di Giove nella posizione natale.

Musica
Nel sistema musicale occidentale per convenzione 12 semitoni formano un’ottava.

Come utilizzare il Vogel in chiave evolutiva

Di seguito presento una tecnica condivisa e sperimentata nel tempo che sento molto mia. Ovviamente, come dico sempre, il vostro sentire è Presenza.
Ciò che conta sopra ogni apprendimento è ciò che risuona con Voi e il vostro Spirito.

Si presenta sfaccettato e con due estremità: una “maschile”, con l’angolo più lungo e ottuso, ed una “femminile” più ampia.

La parte destra del corpo si riferisce alle esperienze collegate al maschile, e quindi relativa al dare; la parte sinistra invece si riferisce alle esperienze collegate al femminile, e quindi al ricevere. In ottica evolutiva non consideriamo questa separazione, ma può essere utile in questo caso, vedere una punta ricettiva e una dedicata al rilascio.

Il cristallo agisce come un amplificatore dei campi bioenergetici generati attorno al corpo di un individuo. Questi campi sono controllati dal respiro.
In qualsiasi modalità di trattamento, è fondamentale che l’individuo mantenga la disciplina o il controllo su questo respiro che costruisce e trattiene la carica del cristallo: il respiro inspirante amplifica la carica e il respiro pulsato (espirato) rilascia la carica.

Per attivare il cristallo ti invito a tenere le due punte del cristallo tra il pollice e l’indice della mano sinistra e a tenere il pollice e l’indice della mano destra su un paio di facce. Pulsa il respiro (espira con forza attraverso le narici) con l’intenzione mentale di attivare il cristallo.
Se il cristallo ha più facce, Ti invito a ripetere la pulsazione su ciascuna coppia di facce opposte.

Per creare la connessione con il cristallo posizionalo nella mano destra, tenendo la punta operativa rivolta lontano (l’estremità “maschile”, con l’angolo più lungo e ottuso). Inspira, crea l’immagine di riempire il cristallo con amore, benessere, gioia e poi pulsa il tuo respiro. Questo scarica la tua energia nel cristallo e diventate una cosa sola, un solo corpo, un solo strumento.

Per rilasciare la tensione indesiderata nel tuo corpo, tieni le punte opposte del cristallo con i pollici e gli indici. Inspira, guarda una faccia del cristallo, visualizza l’area del tuo corpo che soffre, crea l’immagine del tuo corpo che sta bene e senza dolore e poi pulsa il tuo respiro.
Inspira di nuovo, scegli un’altra faccia e ripeti l’operazione precedente. Ora inverti le punte del cristallo in modo che puntino nella direzione opposta e ripeti la stessa operazione.
Puoi fare questa stessa operazione pensando ad una situazione oppure a un luogo.
Qiando scelgo di operare sul campo energetico dell’altro, chiedo sempre il permesso e con Amore e Umiltà, se mi viene concesso,
attivo lo scambio energetico. Ricorda: sacro è il cammino, non interferire mai.

Per operare con Vogel, rimuovi tutte le forme di distrazione in modo da poter calmare la mente ed entrare in profondità, tienilo con entrambe le mani, con la punta operativa rivolta verso l’alto, inspira, chiudi gli occhi e visualizza il cristallo nella tua mano. Pulsa il tuo respiro e diventa tutt’uno con lui. Ora inspira ed espira lentamente tre volte. Crea un punto di luce all’interno del cristallo e collegati con la tua mente a questo punto di luce. Inizia la respirazione ritmica: dentro per 5 secondi, trattieni in pancia per 5 secondi, espelli per 5 secondi. Fallo per due o tre minuti, poi rimani in pace dentro di te, mantenendo quel punto di luce davanti all’occhio della mente. Rilassa il respiro. Alla fine, quando la luce svanisce, lascia riposare il corpo, metti giù il cristallo, sdraiati in una posizione comoda e senti l’abbandono alla sua meravigliosa sensazione di pace e tranquillità.

Il cristalli sono noi, noi siamo loro.

I cristalli Vogel non scelgono tutti, lo fanno solo se siamo pronti ad accogliere i loro messaggi e a cederli alle cure di un altro discepolo quando avranno terminato di trasmetterci la loro saggezza.

Benedizioni & Miracoli,

Tamara

Fonte: https://www.chacrys.com/